Lo sapevi che…
Ricordiamo che le confezioni, di tutti i tipi devono essere mantenute ben chiuse e lontano da fonti “odorose”: l’olio è “vivo” e può assorbire gli odori dell’ambiente circostante.

Un esempio: se conservate l’olio in un recipiente non chiuso ermeticamente, in uno scaffale assieme a delle spezie, il vostro olio, dopo un po’ di tempo rischierà di essersi ossidato per il contatto con l’aria, e di aver incorporato tra i propri sapori e profumi anche quello della spezia presente nello scaffale. Per tale motivo si raccomanda vivamente di non fare stoccaggio assieme ad altri alimentari o con prodotti di pulizie negli stessi armadi per non ottenere oli che profumano di bucato!
Rabbocco… Meglio di no
Tutte le volte che finisce l’olio, la bottiglia, prima di riempirla nuovamente, è buona norma lavarla e risciacquarla ed asciugarla bene, assicurarsi che non ci siano tracce di odori o acqua, e riempirla nuovamente. Queste attenzioni servono per mantenere e gustare la qualità del prodotto conservato, in quanto rischierebbe di inglobare un processo di ossidazione iniziato dalle tracce di olio rimaste nella bottiglia.
La fondata
La fondata: l’olio, soprattutto quando è “nuovo”, ha molte particelle in sospensione che tendono col tempo a depositarsi. Non è niente di strano o negativo, fa parte della vita dell’olio e non significa deterioramento.
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Olio Extravergine d’Oliva Sassi Bianchi – Toscana
Via del Peruzzo, 42, 58100 Istia d’Ombrone (Grosseto)
Azienda Agricola di Alfiero Pellegrini
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